Shanghai

Allentate le restrizioni e boom alle vaccinazioni: nuove opportunità di business per le aziende italiane in Cina

22 Dic 2022


Allentamento delle restrizioni e impennata delle vaccinazioni; la Cina riparte lasciandosi alle spalle la pandemia e cercando di rilanciare la propria economia. Negli ultimi mesi i funzionari cinesi hanno imposto test di massa e blocchi improvvisi a livello locale per contenere il più possibile i contagi da Covid-19, col risultato che l’economia del paese asiatico ne è uscita indebolita. Adesso sembra che le cose stiano cambiando: all’inizio di dicembre la Cina ha annunciato l’allentamento delle misure restrittive e molte città sono state quasi completamente riaperte in pochi giorni. È il caso di Shanghai (riaperta fino al 95%) e Pechino, dove non è più obbligatorio mostrare il test all’acido nucleico fatto nelle 48 ore precedenti per utilizzare i mezzi pubblici, oppure Hong Kong che ha perfino deciso di eliminare la quarantena obbligatoria in hotel per gli arrivi internazionali.

Segnali positivi e sfide future

Altro segnale positivo è il numero di persone completamente vaccinate, che a oggi supera il 90% della popolazione totale del Paese. Nonostante questo, una delle maggiori sfide che la Cina dovrà affrontare nei prossimi mesi è dovuta all’ampio utilizzo di un vaccino con una protezione più bassa, in quanto non a base mRNA. Naturalmente una nuova impennata di casi comporterebbe sia la possibilità che i consumi non risalgano così velocemente nel 2023 sia un nuovo sovraccarico degli ospedali. Si stima che, nel breve periodo, circa il 60% della popolazione sarà contagiata dal Covid-19.

Buone notizie anche per l’export italiano

In ogni caso, secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica, l’economia cinese è riuscita ad aumentare la produzione industriale del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Mentre, come sottolinea l’ambasciatore cinese in Italia, il commercio fra Italia e Cina ha raggiunto il suo picco con 73,95 miliardi di dollari e l’export italiano verso la Cina è cresciuto del 36,3%, questo perché il modello di commercio italiano si è distinto grazie agli elevati standard, soprattutto in tema di qualità, innovazione e creatività, caratteristiche che si sposano bene con la domanda dell’economia cinese. L’altro punto di forza è stata la tempestiva reazione dei retailer che hanno saputo rispondere ai nuovi cambiamenti investendo nel digitale e coinvolgendo sempre di più il cliente.

Nuove opportunità per investitori italiani nel mercato cinese

Da un punto di vista interno, dopo la tanto attesa riapertura, sono stati adottati stimoli fiscali come investimenti per le infrastrutture, crediti d’imposta e prestiti per le piccole e medie imprese. Secondo le previsioni del Fondo Monetario Internazionale, quest’anno il PIL cinese dovrebbe aumentare del 3,2%, infatti, nei prossimi mesi, ci saranno buone possibilità di investire acquistando a prezzi vantaggiosi, grazie al fatto che le azioni delle aziende cinesi sono attualmente sottovalutate.

Sono numerosi i benefici che la Cina può offrire tra cui un’eccellente rete infrastrutturale e una supply chain che permette di produrre con rapidità. Ma in un mercato digitalizzato come quello cinese è importante accompagnare il consumatore all’acquisto personalizzando sempre più la sua esperienza.

Retex: il partner giusto per i brand italiani in Cina

Per questo Retex, realtà specializzata anche nell’export in Cina, aiuta e supporta i brand nell’internazionalizzazione digitale sul mercato locale, grazie a servizi strategici per lo sviluppo del marchio come l’implementazione dei canali di dialogo, l’apertura dei social account ufficiali, fino a curare l’interazione stessa con gli utenti cinesi.


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