Archiviata un’altra estate caldissima e ricca di cambiamenti, il settore del turismo si interroga anche in Italia sulle evoluzioni più interessanti e sul trend in crescita delle presenze dalla Cina: come attrarre i viaggiatori di nuova generazione provenienti dall’Estremo Oriente? Tra miti da sfatare e ultime tendenze, aggiornare l’approccio, le tecnologie e le soluzioni è essenziale per gli operatori di settore: una guida pratica spiega come non farsi cogliere impreparati.
I viaggiatori cinesi esplorano il mondo: numeri e tendenze
I cinesi amano viaggiare e questa passione è certificata dagli ultimi dati sui loro spostamenti internazionali, che nel 2024 dovrebbero arrivare a quota 180 milioni di viaggi complessivi superando, e non di poco, i dati pre-pandemia e le più rosee previsioni di settore.
Tra le evidenze più interessanti in questa tendenza positiva ci sono la predilezione per i viaggi in compagnia (oltre il 70% dei cinesi si sposta all’estero con amici o famigliari) e l’abitudine di organizzare i tour con largo anticipo informandosi online (abitudine condivisa dal 42% dei turisti cinesi), ma – soprattutto – la lista delle mete preferite, che comprende l’Italia e mostra un particolare apprezzamento per Roma, Venezia, Firenze e Milano.
I viaggiatori cinesi si spostano soprattutto in occasioni delle proprie festività nazionali, come il Capodanno, la Golden Week e il Dragon Boat Festival, ma sono alla continua ricerca di nuovi spunti per partire.
Un identikit eterogeneo: chi sono i turisti cinesi
Questa favorevole ondata di turisti cinesi ha per protagonisti soprattutto esponenti di Millennials e Gen Z, viaggiatori moderni con attitudini e abitudini assolutamente contemporanee, di cui gli operatori di settore devono tener conto.
A partire dalla ricerca di valore aggiunto in ogni servizio, che significa comfort per sé e la propria famiglia, programmi che mescolino cultura, arte e shopping senza particolari stress o tabelle di marcia troppo serrate.
Altre tendenze rilevanti riguardano la ricerca di esperienze autentiche – a contatto con le abitudini, il cibo e le persone locali – e avventurose, tra attrazioni naturali e attività sportive, soprattutto per i più giovani.
L’attenzione ai prezzi, che attanaglia molti viaggiatori under40 nel resto del mondo, non sembra così rilevante per i turisti cinesi, che valutano attentamente il rapporto qualità-prezzo dei servizi, più che il loro costo in termini assoluti: ecco, dunque, che i viaggiatori provenienti dalle aree metropolitane si tuffano volentieri nella vita vivace delle città italiane ed europee, tra locali alla moda, shopping di lusso e intrattenimento, mentre chi anela vacanze disconnesse preferisce ambienti rurali chic, curati in ogni dettaglio.
Tra consapevolezza di sé, ricerca del nuovo e una certa voglia di sofisticatezza esiste ancora, però, una parte di viaggiatori inesperta e molto legata alle tradizioni cinesi, che cerca cibo e abitudini in grado di farla sentire a casa anche dall’altra parte del mondo.
Questo ritratto, anche se per sommi capi, descrive un profilo variegato ed eterogeneo, non una tipologia unica di turista, ma una commistione di esigenze e gusti differenti, da soddisfare con soluzioni specifiche per ogni tipo di viaggiatore. Serve personalizzare l’esperienza di viaggio in ogni suo aspetto, o quasi.
Come coinvolgere i turisti cinesi prima, durante e dopo il viaggio
Personalizzare l’esperienza, nel suo complesso, vuol dire anche pensare a modi innovativi di coinvolgere i turisti cinesi sin dalle fasi preliminari: scelta della meta, verifica dei luoghi e delle attività più interessanti, organizzazione del viaggio, prenotazione dei servizi, dall’albergo alle mostre.
Questi viaggiatori, durante la pianificazione della propria vacanza, attraversano tre fasi: ispirazione, ricerca e acquisto. Durante ognuna di queste si confrontano con amici e famigliari ma, soprattutto, cercano online le soluzioni più affini a loro, a caccia di tragitti ed esperienze che vadano oltre i più canonici scenari da cartolina.
Ecco perché innovazione fa rima con digitale: il coinvolgimento prima, durante e dopo il viaggio, per i nuovi turisti cinesi, passa da app e strumenti online dedicati, sempre fruibili tramite smartphone e sempre (pro)attivi nel suggerire soluzioni, proporre servizi, comprenderne e soddisfarne le esigenze. Strumenti ideali per ricevere assistenza ma anche per lasciare recensioni e promuovere strutture e servizi di valore.
Che si tratti di WeChat, piattaforma inderogabile per le attività turistiche che vogliono attrarre e lavorare con i viaggiatori cinesi, capace di fungere da social network, e-commerce e sistema di pagamento al tempo stesso, o di Baidu, motore di ricerca interpellato da oltre 650 milioni di persone ogni mese, con tantissime richieste in ambito turistico, di Douyin (TikTok) o Weibo, tra i social più diffusi, su cui spopolano contenuti a tema viaggio, poco cambia: si tratta di strumenti decisivi per dialogare con il pubblico cinese, ecco perché serve conoscerne il funzionamento tecnico, dotarsi di account ufficiali e stilare un piano di comunicazione dettagliato.
Qualche consiglio pratico
Scoperte le attitudini e il carattere dei viaggiatori cinesi di nuova generazione, messe a punto le piattaforme digitali per promuovere la propria attività (hotel, auto a noleggio con guidatore, tour culturali ecc.) non resta che curare i dettagli, così da offrire loro un’accoglienza e un’esperienza davvero eccezionali.
Ecco qualche piccolo consiglio per evitare inefficienze e brutte figure.
- Presentarsi nel modo giusto: il pubblico cinese fa della cordialità un tratto irrinunciabile e non rinuncia ad alcune formalità, come il cognome prima del nome durante le presentazioni o appellativi più formali prima del nome, come signore, signora, signorina. Meglio ricordarsene.
- Aprire al dialogo: i cinesi apprezzano il confronto, pongono molte domande e apprezzano i complimenti per il loro inglese, motivo per cui è fondamentale non solo la cordialità, ma anche la preparazione su temi che spaziano dalla storia locale agli orari dei trasporti pubblici.
- Non solo shopping: spesso i nuovi turisti cinesi sono alla ricerca di scenari inconsueti e autentici, motivo per cui è doveroso ampliare l’offerta di tour ed esperienze che consenta loro di avere un viaggio davvero su misura interessante, mescolando luoghi noti e scorci nascosti.
- Avere personale cinese: per questioni linguistiche e culturali, avere tra i propri dipendenti personale cinese è un importante asso nella manica. Aiuta la comunicazione con chi tra i viaggiatori non conosce bene l’inglese e agevola le attività di assistenza durante la vacanza.
- Tecnologia e servizi: informazioni aggiornate, siti web e social network ricchi di spunti, wi-fi veloce, kit di cortesia, aree fumatori dedicate sono dettagli fondamentali per i turisti cinesi, motivo per cui chi lavora nel settore non può non curarli al meglio.
La stagione turistica non chiude mai e la Golden Week cinese è alle porte: prepararsi ad accogliere nuovi viaggiatori nel meglio dei modi è una sfida intrigante e ricca di opportunità.
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