mercato design cinese

Il mercato cinese scopre il design di qualità

25 Gen 2022


La Cina alla scoperta dell’arredo di design

Un’economia in crescita guarda inevitabilmente al lusso e al bello. Non fa eccezione la Cina, che negli ultimi anni ha visto rinfoltirsi la schiera di amanti degli arredi di design, con un incremento delle richieste e delle vendite di accessori firmati dai migliori marchi italiani ed europei.

Dall’illuminazione alle carte da parati, dalle cucine sino ai rivestimenti, quello del mobile è il più corposo mercato cinese, con un fatturato che nel 2021 arriverà a sfiorare i 159 miliardi di dollari ed è previsto in crescita di oltre il 6% annuo nel prossimo quadriennio. Per il made in Italy, da sempre riferimento globale nel settore, si tratta di un’opportunità da non perdere.

Le tendenze del design market all’ombra della Grande Muraglia

Tra i prodotti più venduti in assoluto nel design market cinese vi sono salotti e sale da pranzo, con tutti i loro arredi: dai tavoli ai divani, dalle sedie alle credenze, dagli armadietti sino ai mobili per l’intrattenimento. Le forniture per questi due ambienti della casa totalizzeranno un fatturato di poco superiore ai 60 miliardi di dollari.

Uno degli aspetti più interessanti è la centralità del web nei processi di posizionamento e di vendita: quest’anno, il 52% del giro d’affari generato dalla vendita di salotti e sale da pranzo verrà dai negozi online. Questo significa che la rete, con tutto il suo ecosistema di strumenti, porterà circa 31 miliardi di dollari di fatturato.

Trend che testimoniano la maturità del mercato e la possibilità di aprirsi ancor più a interlocutori di livello internazionale, capaci di portare una ventata di aria fresca e, soprattutto, un tocco esclusivo e d‘avanguardia; numeri che raccontano di un pubblico pronto alla ricerca, all’acquisto agile in rete e desideroso di trovare la soluzione ideale, specifica per le proprie esigenze e per un gusto sempre più moderno e in evoluzione.

Una radiografia degli appassionati cinesi del design

Ma come è fatto questo pubblico? Analizzandone peculiarità, stile di vita, guadagni e preferenze, è possibile segmentarlo in tre macro-categorie: quella dei consumatori bramosi di novità, quella dei devoti del lusso, quella degli acquirenti medio-borghesi.

La prima fascia di consumatori si distingue per i grandi guadagni e la volontà di trovare arredi di grandissima qualità, che ricercano le soluzioni per stile e storia, senza badare al prezzo. Preferiscono il classico cinese o il design ultramoderno, fatto di linee sperimentali e innovazione tecnologica.

La seconda fascia si muove invece seguendo il proprio gusto e prediligendo manufatti con un importante portato culturale, che si tratti di prodotti eco-friendly o semplicemente di un brand rinomato per le finiture. Anche in questo caso, la possibilità di spesa è (pressoché) illimitata.

L’ultima categoria, che è anche la più numerosa al momento, cerca ottima qualità a buon prezzo, evita picchi di spesa ma acquista regolarmente, preferendo rinnovare gli arredi ogni pochi anni. Si tratta anche del segmento di mercato più attendo alle ultime mode estere, che ricerca nei marchi più in voga ma senza rivolgersi a quelli di lusso.

Nel complesso, si tratta di un pubblico attento a scegliere materiali buoni o eccellenti, consapevole del valore di ciascun acquisto e interessato a elevare o definire il proprio stile di vita anche attraverso i mobili di casa, che diventano un nuovo status symbol. Un pubblico giovane, per lo più under40, che si rivolge all’online per ampliare la gamma di soluzioni disponibili e trovare il maggior numero di informazioni possibili sui prodotti desiderati.

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Una strategia vincente, capace di sfruttare l’online

E proprio dal web bisogna partire per trovare il proprio posto al sole nel design market cinese. Acquirenti giovani, agili e abituati alle nuove tecnologie necessitano di una strategia di posizionamento che comunichi con costanza, raccontando il carattere del brand e le qualità dei prodotti in modo veloce, interattivo, creativo.

Per questo è impossibile prescindere dall’utilizzo di WeChat: sulla più popolosa piattaforma digitale cinese (oltre 1,2 miliardi di utenti attivi) è necessario aprire un account ufficiale e predisporre un piano editoriale dedicato, con budget pubblicitario opportuno e la scelta di miniprogram utili alla vendita diretta, a fidelizzare i clienti con contenuti divertenti, a farli approdare all’e-commerce del brand.

Proprio l’e-commerce deve essere il perno di una strategia SEO-SEM mirata a conquistare posizioni nei risultati di Baidu, il motore di ricerca utilizzato da oltre 700 milioni di cinesi: in questo modo si aumenta la brand awarenesse si intercetta il pubblico interessato ai prodotti di riferimento.

Indispensabile anche una presenza attiva su Little Red Book e Douyin, piattaforme di social commerce predilette dall’industria del design, che permettono sia di postare contenuti creativi sia di attivare funzioni di vendita diretta, oltre che di sfruttare al meglio le attività dei Key Opinion Leader, gli influencer locali capaci di spostare la percezione del prodotto. Nel primo caso, la community conta 100 milioni di utenti molto attivi, soprattutto donne tra i 20 e i 35 anni; nel secondo, che ha 600 milioni di iscritti, a dominare è la presenza di esponenti della generazione Z, che predilige contenuti di intrattenimento e giocosi.

Coordinare al meglio la gestione di tutti i canali, in modo coerente ed efficace, è un must per chiunque voglia approcciarsi al design market in Cina con ambizioni di successo.

Conoscere la realtà cinese per essere protagonisti del mercato

Conoscere il contesto locale, oltre che il pubblico locale, è la condizione necessaria per giocarsi le proprie carte nell’iper-competitivo mercato digitale cinese.

L’evoluzione dei gusti e del settore evidenziano la predilezione per lo stile cinese neo-classico, una versione minimalista e aggiornata degli arredi tradizionali, con un forte portato culturale e storico, per il design nordico contemporaneo, che ha conquistato i giovani con il suo calore e la sua semplicità modaiola, e per il minimalismo di ricerca, che mescola pregiati pezzi di designer rinomati con pezzi d’arte, rendendo gli ambienti esclusivi e testimoni concreti di uno stile di vita lussuoso.

Per tutti o quasi, i brand del made in Italy sono un riferimento di stilee qualità: i consumatori cinesi alto spendenti vogliono unicità, materie prime d’eccellenza e lavorazioni curate, tutte peculiarità dei mobili italiani di pregio.

Il segmento di pubblico più ricco e devoto al lusso è quello più attento ai marchi europei, che dominano la luxury design industry. La sfida, per questi rappresentanti del design occidentale, è conquistare anche la generazione Z, ovvero i poco più che ventenni, magari con linee dedicate e prezzi più accessibili.

E, per tutti, le possibilità di vincere la sfida dipendono dall’efficacia della strategia online, che determina il posizionamento del marchio e, come abbiamo visto, amplia le potenzialità di vendita, da una logistica ad alta efficienza e da un supporto post-vendita che siano all’altezza delle aspettative. Perché esclusività, ricercatezza e status non devono appartenere solo ai prodotti, ma a ogni aspetto del brand. Così, almeno, vuole il pubblico cinese.


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